Arrivato in Italia dal Canada, un paese lontano, con in testa un’altra lingua e un altro mondo, con un carattere timido, introverso, a dieci anni mi sono ritrovato con un corpo cicciottello a dovermela cavare nel mondo degli adolescenti italiani.

Non passa molto tempo, che un amico, l’unico che avevo, uno sfigato come me, mi dice “hanno aperto una palestra di Karàte qui vicino andiamo ad iscriverci?”… in fondo, dopo le giornaliere brutte figure con i bulli a scuola, che cosa avevo da perdere?!? Così inizio a frequentare all’età di tredici anni una scuola di Shotokan, divento cintura nera a diciassette anni, l’anno in cui vinsi il campionato italiano di Kumite (combattimento) nella categoria medi 75 kg.

La mia carriera nel Karate sembrava chiara: entrare nei Carabinieri unico corpo all’epoca che regolarizzava il karate come professione. Ma le regole e le istituzioni non hanno mai fatto per me.

Dopo 7 anni lascio il karate e l’Italia, nel 1991 arrivo a Los Angeles e studio Tang Soo Do a Los Angeles in una delle palestre di Chuck Norris. Ma la mia attenzione cade nel tempio del fitness e del Body Building e mi tuffo nella Mecca del culturismo, la mitica Golds Gym di Venice Beach: LOU FERRIGNO , ARNOLD SCHWARZENEGGER, SYLVERSTER STALLONE, VANN DAMME, i miti del cinema di allora erano i frequentatori di quel tempio! Cresco e divento grosso, molto grosso, arrivo a pesare 120 kg, con un max di panca piana di 170 Kg, 4 colpi completi. Quando rientro in Italia all’età di 25 anni, intenzionato a iniziare a fare le prime gare di body building, il mio manager di allora, ad una cena tra amici, mi sfida dicendomi che con tutti quei muscoli, avrei avuto paura a salire su un ring di pugilato in un combattimento vero.

Il mio manager sapeva come farmi fare le cose.

Due mesi dopo facevo il mio primo combattimento, salendo sul ring a Genova con un pugile di Torino (non ricordo il nome), che aveva nel cartellino 40 combattimenti. Quel match finì pari! In due anni feci 10 match: 7 vinti, 1 pareggiando, 2 persi. Nel 1998 lo storico boxer promoter Spagnoli della coppia Spagnoli-Sabatini, mi propose di diventare professionista. Onorato per quell’offerta, penso a mio figlio appena nato, alla carriera televisiva alle porte e rifiuto. Inizio, quindi, a lavorare in televisione, cinema, ma lo sport mi rimane nel cuore e nei muscoli.

Mi alleno sempre, come se mi dovessi preparare ad un’altra sfida.

Nel 2002, per togliermi da uno stato depressivo, inizio a correre e capisco la grande potenza della corsa come metafora, come un viaggio e ne scopro tutti i suoi punti a favore. Un anno dopo l’attentato e la caduta della torri gemelle, partecipo alla Maratona di New York con un tempo di 3 ore e 52 minuti. È magia pura: mi rialzo in tutto. Nel 2006 associato all’impegno monetario di una serie di aziende, faccio e completo la Maratona di Treviso in 3 ore e 57 minuti (due settimane prima della corsa avevo fatto un una “passeggiata” Roma-Isola d’Elba in 2 giorni e mezzo).

Nel 2012 per beneficenza partecipo anche alla Maratona di Milano in 4 ore 27 minuti (qualche giorno prima un’emorragia alle vie urinarie mi aveva costretto a imbottirmi di antibiotici).

Nel 2009 un amico mi invita in pista a provare alcune sue macchine da corsa. I tempi sono buoni così partecipo come pilota automobilistico al campionato CITE cat. 3.0 D. con la BMW in squadra con G. Giudici. Dopo aver vinto il campionato a quattro gare dalla fine della stagione passo al Campionato Superstars, correndo con la JAGUAR XJR e poi con la BMW M3. Mi emoziona ancora l’idea di aver corso con Martini, Chiesa, Morbidelli tutti ex piloti di Formula 1!

Oggi continuo ad allenarmi, tra pugilato, Karate, pesi, incrementando il tutto con lo Yoga. Non mangio carne da più di un anno e pesce solo 2/3 volte a settimana. Niente latticini/formaggio yogurt, niente glutine. Diciamo che sono un vegetariano tendente a vegano. Ho 48 anni e mi sento più in forma di quando ne avevo 30.

Dopo più di 35 anni di esperienza nello sport di combattimento e non, ho capito che la vera forza sta nell’equilibrio mentale e fisico. Amare, rispettare e ascoltare i bisogni del proprio corpo, vuol dire creare un equilibrio tra mente corpo e spirito.

 

Se vuoi, puoi scaricare qui il mio curriculum.